Il poeta soldato Ungaretti sale a bordo dell’autobusGORIZIA. “1914-2014-Cento anni della nostra storia/Hundred years of our history/Sto let nase zgodovine”. Il messaggio trilingue si può leggere sui lati e sul retro dei due autobus urbani che Apt ha voluto decorare con una livrea dedicata alla Prima guerra mondiale. Da questa mattina i due mezzi pubblici circoleranno sulle linee goriziane per lanciare un forte messaggio di recupero della memoria. La fiancata di destra è più calda, quella di sinistra è più fredda.

Da un lato il protagonista è Giuseppe Ungaretti, dall’altra è l’Isontino con i luoghi della Grande guerra. La figura del poeta-soldato e la sua firma campeggiano in una gigantografia insieme ai versi della sua lirica più famosa: San Martino del Carso. Evidenziato dal bianco, emerge il passaggio più toccante: «È il mio cuore il paese più straziato». Sulla fiancata opposta, un fante con elmetto, sta avvolto nella sua mantella: vigila sull’Isonzo imbracciando il fucile con la baionetta inserita. Il fiume azzurro attraversa la pianura fino al mare. Dal Sabotino a Monfalcone passando dal Calvario e dal Monte San Michele, fino ad arrivare a Redipuglia, «nessuna croce manca»: neppure quella delle retrovie di Medea.

L’iniziativa, inserita nel progetto Carso 2014+, verrà presentata pubblicamente oggi dal presidente di Apt Paolo Polli insieme al presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta e alla sua vice Mara Cernic. L’occasione è il convegno nazionale sul trasporto pubblico locale organizzato nel capoluogo isontino dagli associati di AssTra.

Come anticipato da Polli, grazie alla collaborazione delle 178 aziende di Tpl aderenti all’associazione e grazie alla disponibilità offerta dalla concessionaria pubblicitaria IgpDecaux, tra aprile e maggio le attività relative al centesimo anniversario dello scoppio della Prima guerra mondiale saranno promosse sulle fiancate degli autobus di tutta Italia. Il messaggio metterà in evidenza soprattutto tre parole: Carso, Isonzo e Gorizia. La grafica- in questo caso - è però ancora tutta da studiare.

«Vi chiediamo di condividere con noi questa ricorrenza – ha detto Gherghetta ai rappresentanti delle aziende di Tpl, dando loro il benvenuto ai Musei provinciali di Borgo Castello –. Abbiamo il più grande museo a cielo aperto sul tema della guerra e da noi lo scoppio del primo conflitto mondiale si ricorderà già l’anno prossimo perché le nostre terre e i nostri nonni sono stati toccati da questa tragedia già nel 1914. Il progetto Carso 2014+ è riconosciuto a livello nazionale e vi chiediamo un parternariato un po’ originale affinché il nostro messaggio di pace possa essere veicolato anche nel resto del Paese».

«L’Italia – ha quindi aggiunto Gherghetta - non è in salute, ma recuperare il senso di condivisione della memoria può solo farci bene. Quella che fu una guerra spaventosa, a distanza di un secolo può diventare un modo per riflettere sul passato e ripensare il futuro».

Ad assicurare alla Provincia di Gorizia il sostegno dei soci AssTra è stato Marcello Panettoni. Il presidente nazionale dell’associazione di categoria ha lodato l’iniziativa sottolineando che il centenario della Prima guerra mondiale è un evento che l’Italia deve evitare di dimenticare. Per dare ai congressisti un’idea di ciò che significarono le Battaglie dell’Isonzo, nel corso del convegno oltre a parlare di trasporti locali, verranno aperte delle finestre storico-culturali legate all’imminente centenario. A partire dalla presentazione dei due bus.

Stefano Bizzi - Il Piccolo

Il presente sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie.