Cosa hanno in comune il movimento operaio e le armi chimiche? La chirurgia plastica e i partiti “democratico-cristiani”? In apparenza niente, ma in realtà hanno tutti radici comuni in un ben preciso evento storico: la Prima Guerra Mondiale.

A 100 anni dal conflitto che cambiò il volto all’Europa e al mondo, La Stampa e altri cinque grandi giornali partner nel progetto “Europa” vi guidano alla scoperta delle molteplici eredità che ci ha lasciato la Grande Guerra.

In sei paesi e in sei lingue diverse, “Europa” offre un viaggio ragionato nelle memorie del conflitto, nei luoghi dei combattimenti di allora, ma anche nelle aule scolastiche di oggi, per scoprire che cosa si insegna su quegli eventi di cento anni fa. Il tutto accompagnato dalle riflessioni di Christopher Clark, storico di Cambridge e tra i massimi esperti mondiali sulla Grande Guerra.

Nell’inserto di 16 pagine che La Stampa presenta in edicola con il giornale del 16 gennaio, trovate una serie di reportage tra cui un viaggio di Domenico Quirico tra le memorie di Sarajevo, città-simbolo del Novecento, e un racconto di Michele Brambilla sulle vicissitudini del fronte del Piave. Ad arricchire lo speciale sono poi le mappe dei luoghi di combattimento realizzate da Matteo Pericoli e uno straordinario reportage fotografico di Luca Campigotto sulle montagne delle grandi battaglie degli Alpini. 

“Europa” è un progetto lanciato nel 2012 da La Stampa in collaborazione con Le Monde (Francia), El País (Spagna), Süddeutsche Zeitung (Germania), The Guardian (Gran Bretagna) e Gazeta Wyborcza (Polonia).

Marco Bardazzi
per lastampa.it

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