mostra dei ragazzi di II liceo BruniCon la attuale classe seconda del liceo Scientifico Romano Bruni abbiamo preparato l’allestimento di una mostra in occasione del Centenario della Grande Guerra.

La scelta è ricaduta sullo studio e sull’analisi di poesie scritte da poeti che hanno avuto esperienza diretta e indiretta della prima guerra mondiale. In questo modo si è anche svolto il programma ministeriale che prevede per il secondo anno di liceo lo studio del testo poetico.

Ha avuto una grande valenza per i ragazzi scoprire che l’ultima classe chiamata alle armi nel conflitto fu proprio quella del 1899. Ragazzi appena diciottenni o anche diciassettenni raggiunsero il fronte nel 1917. Anche loro sono nati nel ’99 di cento anni dopo. Questo semplice dato anagrafico ha favorito una più profonda immedesimazione con le esperienze riportate nelle poesie studiate.

Un dato molto importante per comprendere la tematica trattata è che la poesia di guerra è di gran lunga differente dalla prosa di guerra.

La prosa nasce come esigenza di raccontare ciò che è accaduto e quasi mai l’autore è già uno scrittore, egli è innanzitutto un soldato, solo dopo l’esperienza tragica della guerra si scopre scrittore servendo il bisogno di dover tramandare ciò che ha vissuto. La guerra trasforma alcuni uomini, anche di estrazione comune, in scrittori.

La poesia invece è scritta, per lo più, da autori diventati soldati, intellettuali che hanno fatto i conti con la guerra.

Quanto detto è significativo perché gran parte della classe intellettuale dell’epoca inneggiava alla guerra, la desiderava, la voleva. Poi tutti fecero i conti con il fango e il sangue, la riduzione dell’uomo a topo di trincea, meccanismo in mano ai potenti. La poesia registrò questo impatto tra roboante ideologia e terribile realtà. La produzione così si trasforma da abbacinante glorificazione della guerra a frammento in cui il poeta desidera ritrovare se stesso.

Un’ultima annotazione: c’è un’altra poesia parallela a tutto questo, non elitaria, popolare, che esprime i sentimenti di tutti in altra forma. E’ il canto. A volte preesistente e trasformato in guerra, a volte totalmente nuovo. La strada poetica di una classe non intellettuale.

Il lavoro ha prodotto un percorso in cui vengono presentate le poesie, con il commento dei ragazzi ed è suddiviso in tre parti o sezioni.

Le anteprime della mostra sono disponibili qui!

VENITE A VISITARE LA MOSTRA ALL’OPENDAY DEL LICEO BRUNI IL 22 e 23 NOVEMBRE DALLE 15:30 ALLE 18:00, IN VIA FIORAZZO 5 A PONTE DI BRENTA

mostra tra fango e poesia - cenenario grande guerra

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